
Più volte, ci siamo interrogati sul perché ci siamo messi a fare quello che facciamo.
Come recita la nostra Vision, l'ambizione è quella di rendere il mondo un posto migliore. Sì, perché troviamo forte motivazione nell'idea di aiutare quelle organizzazioni di valore che aiutano a costruire e sviluppare il tessuto socio-economico attuale.
Ok, ma la storia potrebbe essere più avvincente di così.
Perché crediamo nelle potenzialità di questi business?
Nel nostro lavoro, siamo spesso chiamati a trovare la chiave o il collegamento vincente per risolvere determinate situazioni. Talvolta, per farlo, ci ritroviamo ad approfondire materie e argomenti diversi per tirare fuori modelli, regole e metodologie possibilmente applicabili in contesti differenti.
Ma che succede quando applichiamo queste logiche a noi stessi? Cosa ne ricaviamo quando cerchiamo di scavare a fondo nelle nostre ambizioni, motivazioni e visioni?
Spesso niente.. Solo tante chiacchiere e un forte mal di testa.
A volte, però, qualcosa di più stimolante.
Prendiamo un attimo in prestito l'astrofisica (eccallà!).
Le galassie sono sistemi di milioni o miliardi di stelle, gas e polveri, tenute insieme dall'attrazione gravitazionale. Diciamo, delle gigantesche isole nel cosmo.
Nel 1929, Edwin Hubble fornì la prima prova che l'universo ha un'età definita. Utilizzando il più grande telescopio dell'epoca, scoprì che più una galassia è distante da noi, più velocemente sembra ritirarsi nello spazio. Ciò significa che l'universo si sta espandendo uniformemente in tutte le direzioni.
Questo vuol dire che tutto quello che si trova al di fuori della nostra galassia o, al massimo dal nostro Gruppo Locale, un giorno scomparirà oltre l'orizzonte cosmologico, una regione nella quale ogni oggetto si allontana dall'osservatore a velocità maggiori della luce.
Per intenderci, a partire da un determinato momento storico (che gli studiosi collocano a circa 100 miliardi di anni da ora!), gli astronomi del futuro non saranno più in grado di rilevare o scambiare alcun segnale o informazione con nessun corpo celeste situato al di fuori del nostro Gruppo Locale (come se ora fosse semplice, in effetti). Non solo!
Se le civiltà future non saranno in grado di conservare il patrimonio scientifico generato nei "nostri tempi", non avranno alcun mezzo per ipotizzare e/o comprendere fenomeni fondamentali come il Big Bang.
Insomma, che ne ricaviamo da questa emozionante e inutile riflessione?
A nostro avviso, due rilevanti considerazioni pratiche per il nostro business:
Quelli che stiamo vivendo oggi sono tempi fortunati e preziosi secondo la comunità scientifica. Un equilibrio cosmico che un giorno verrà compromesso inesorabilmente… Forse allora vale la pena goderseli, cercare di valorizzarli provando a massimizzare le potenzialità della nostra civiltà, stimolando il progresso e l'innovazione nella società odierna.
Tutta la sfera del possibile è contenuta nel nostro "spazio vicino" (Via Lattea e galassie vicine)… Allora perché dovremmo cercare soluzioni altrove, oltre i confini delle nostre possibilità, se all'interno del nostro spazio, che è comunque spaventosamente immenso (la nostra Via Lattea è grande circa 100mila anni luce!), abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno?
Mi spiego meglio.
Ognuno di noi, oggi, ha accesso ad una vastissima quantità di mezzi e informazioni per realizzare i propri scopi. Il tutto sta nel credere nelle proprie capacità. Questo vale sia per gli individui sia per le organizzazioni più complesse, come le aziende.
C'è chi, come noi, ha l'ambizione di provare a tirar fuori il meglio dalle aziende, cercando proprio di inserirci all'interno della loro "sfera delle possibilità", provando a rispondere quanto più possibile alle esigenze dei nostri clienti.
In ogni caso, il processo deve essere accettato e accompagnato internamente all'organizzazione, per garantire la sua completa realizzazione.
Il tempo ci dirà se il nostro approccio e i nostri sforzi verranno ripagati, ma siamo certi che tutto quello di cui abbiamo bisogno per realizzare le nostre ambizioni sia qui intorno, nel nostro sconfinato universo delle possibilità.
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