Ep 3 - Non puoi crescere ovunque. Prima scopri, con il CFO as a Service, dove guadagni davvero.
- Simone Facco
- 18 lug
- Tempo di lettura: 2 min
In questa serie di articoli racconteremo cos'è davvero il CFO as a Service, chiarendo il ruolo strategico che ricopre in azienda e illustrando concretamente come supporta il business attraverso attività mirate di analisi, pianificazione e controllo

Dopo una prima fase di osservazione e raccolta dei dati, l’azienda non si trova più nell’incertezza. I numeri sono stati raccolti, ordinati e analizzati. Ora, però, arriva la fase forse più delicata e scomoda dell’intero processo: capire davvero cosa funziona e cosa no, distinguere ciò che porta valore reale da ciò che invece ne consuma silenziosamente le risorse.
È il momento in cui la percezione lascia spazio alla misurazione oggettiva. Ed è qui che la realtà aziendale spesso riserva sorprese: clienti che erano considerati fondamentali si rivelano poco redditizi, attività o progetti considerati marginali generano invece un significativo valore economico, e costi apparentemente innocui emergono come un continuo drenaggio di risorse. Fino a quando tutto era deciso "a sensazione", nulla di tutto ciò poteva essere visto chiaramente.
In questa fase il CFO as a Service concentra l’attenzione principalmente su tre aree critiche.
La prima riguarda i clienti e i segmenti di mercato, per capire chi realmente genera margini elevati, chi invece richiede tempo e risorse sproporzionate rispetto ai risultati e chi ha un potenziale significativo di crescita tramite azioni mirate di cross-selling o upselling.
La seconda area coinvolge i servizi e i progetti offerti dall’azienda. Qui l’obiettivo è individuare le attività che risultano troppo costose rispetto alla redditività effettiva, quelle che vengono mantenute solo perché storicamente consolidate, e quelle che presentano margini troppo ridotti per giustificare gli sforzi necessari.
La terza area, spesso la più insidiosa, riguarda le spese "invisibili": costi ricorrenti che non vengono più analizzati con attenzione, voci di budget spese per abitudine e non più in maniera strategica. Sono costi silenziosi, ma che mese dopo mese si accumulano senza apportare reale valore.
In questo momento, il valore più importante non deriva ancora dall’azione diretta, ma da una consapevolezza completamente rinnovata. Le conversazioni all’interno dell’azienda cambiano radicalmente: non si basano più su percezioni soggettive o semplici impressioni, bensì su dati concreti, confronti realistici e alternative ben definite. Questo cambio di prospettiva permette finalmente di allineare correttamente le priorità.
Non avevo idea di dove stessi realmente guadagnando. Ora lo so, e so anche esattamente dove voglio investire.
Molti imprenditori, proprio in questa fase, si rendono conto per la prima volta della reale distribuzione della redditività all’interno della propria azienda.
Comprendere dove si guadagna davvero rappresenta una vera svolta strategica. Non è possibile crescere ovunque contemporaneamente, né è possibile investire risorse ovunque. È necessario fare delle scelte precise, e per fare scelte precise servono informazioni misurabili.
Nel prossimo episodio, dal titolo “La crescita diventa sostenibile quando fai ordine”, parleremo di come passare dalla consapevolezza acquisita a una nuova organizzazione interna, basata su dati chiari e obiettivi concreti.
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